
Grafica in Movimento
Qui a Daema Studio amiamo farci vanto di quanto il mondo della tecnologia e l’innovazione siano nostre forti passioni. Proprio per questo oggi, parleremo di “Motion Graphic”
Seppur gli inglesismi alle volte tradiscano, in questo caso è davvero facile intuire il significato del termine, ovvero,”grafica in movimento” ma non bisogna assolutamente farsi abbindolare dalla semplicità nominale: il lavoro di motion graphic è lo step che porta la comunicazione visiva ad un livello ulteriore.
Motion Graphic: di cosa si tratta
Dunque stiamo parlando di una progettazione grafica (combinazione di testi, immagini e simboli) a cui si applicano tecniche di animazione: Immagini, testi e simboli che di per sé sarebbero elementi statici, grazie a questa arte grafica, prendono movimento. In cosa differisce dalla tradizionale animazione? Nella motion graphic normalmente ha un aspetto di rilievo anche il testo!
Non fossilizzandoci però su futili disquisizioni la motion graphic è uno strumento meraviglioso per supportare ed innovare ad esempio lo storytelling: la grafica animata racconta una storia. Anche l’obiettivo della motion graphic è suscitare un’emozione, di coinvolgere l’utente, creando un’integrazione perfetta tra trama, design grafico, movimento e suono.
Come funziona
Una grafica animata inizia con una storia che viene trasposta in una sceneggiatura. Anche se la grafica animata è breve (in genere va da 30 secondi a 3 minuti) è comunque necessario un canovaccio per dettagliare il dialogo o la direzione della storia.
chi è l’utente che voglio raggiungere?
- cosa voglio che ricordi, impari e/o faccia?
- come voglio farlo sentire?
Completata la sceneggiatura, essa è visualizzabile attraverso lo storyboard ovvero attraverso dei bozzetti di immagini in sequenza. La fase di animazione è quando si unisce tutto. E alcune cose a cui pensare sono:
- lo stile di animazione. La transizione da una scena all’altra influenza la coesione della storia
- il tempismo. La velocità dell’animazione può creare o distruggere la tua immagine animata. Troppo affrettato e la gente non riuscirà a cogliere ciò che vuoi dire loro. Troppo lento e perderai l’attenzione della gente. Occorre inoltre prendere in considerazione le variazioni strategiche per stimolare l’emotività.
- la musica. Come con tutti gli altri elementi, la musica è un altro strumento per guidare la tua narrativa. Può determinare l’umore e influenzare il tono della storia.
- gli effetti sonori. La chiave è usare solo ciò che aggiunge valore al proprio progetto e non distrae dalla storia che si sta cercando di raccontare. E questo vale ovviamente per tutto ciò che è stato detto finora qui.
Effetti Speciali, Effetti Visivi ed altri espedienti
Come si anima un’immagine, per farla sembrare davvero viva? La motion graphic si può servire sia di tecnologie digitali sia di tecniche manuali (es. taumatropio, fenachistoscopio), sia di effetti speciali che di effetti visivi:
- Gli effetti speciali (o SFX) sono realizzati nella realtà, in modo fisico e ripresi con la videocamera. Creano condizioni che non si verificherebbe in modo spontaneo (es. molte delle azioni compiute dallo squalo meccanico di Spielberg).
- Gli effetti visivi (o VFX), invece, non vengono ripresi da una video camera ma aggiunti successivamente tramite appositi software.
Alcuni espedienti utilizzati per creare movimenti con la tecnologia digitale sono:
- font e titoli animati;
- un effetto distorsivo quale il glitch, creando un crepitio nelle immagini, come quando la tv cerca di recuperare il segnale e l’immagine compare come graffiata;
- combinare immagini in dimensione 2D e 3D;
- schiacciare ed allungare. Quando degli oggetti o delle persone vengono allungate e/o schiacciate viene data la sensazione della gravità, del peso, della massa e dell’elasticità;
- il morphing. Si parte da un’immagine per trasformarla in un’altra immagine. L’immagine viene elaborata, mutandola in modo graduale da una forma iniziale ad una di arrivo. L’effetto fa sembrare la trasformazione dell’immagine credibile e naturale;
- anticipare. Perché un’azione sembri più realistica si deve preparare lo spettatore rispetto a quello che sta per succedere. L’azione che segue deve essere preparate dalla precedente così da risultare naturale, deve essere una sua conseguenza. Questo però non esclude che ogni tanto sia bene “esagerare” per rendere le immagini più dinamiche e quindi travalicare i limiti del rispetto delle leggi spazio-temporali;
- liquid motion. Le immagini, le forme assumono l’aspetto di un liquido, si liquefanno appunto;
- transizioni di colori;
- il cinemagraphs. Una GIF animata ma non per intero, bensì solo per una parte di essa (es. l’immagine di una bottiglia di birra da cui fuoriesce in loop della schiuma). L’accostamento di un’immagine statica con all’interno della stessa una parte in movimento crea un effetto sorprendente;
- rallentare la velocità. Regolando con attenzione i cambiamenti di velocità degli oggetti, in particolare quando entrano o escono di scena, può rendere più credibile la nostra animazione.
Motion Graphic : un occhio sempre ai trend
Anche in motion graphic i trends sono importantissimi.Utilizzare un effetto rispetto ad un altro è spesso determinato dalle tendenze culturali predominanti in un determinato momento ma qualunque sia il contesto in cui si fa motion graphic l’obiettivo resta uno: far sì che i personaggi, gli oggetti e il mondo in cui vivono catturino l’attenzione dello spettatore;
Oltre che professionisti, prima di tutto siamo un team di appassionati di tutto ciò che riguarda il creativo e l’innovativo.
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